La musica si materializza attraverso le pagine di un libro. E’ quello che accade leggendo il romanzo “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone”, Soncini Editore, che nasce con l’intento di riuscire a rendere la magia della musica attraverso quella delle parole.

Interprete principale è uno dei geni indiscussi della Musica: Nicolò Paganini.

Nell’immaginario moderno David Garrett impersona Paganini anche in un film, essendo un violinista talentuoso sin da giovanissimo.

Oggi propongo ai lettori una seconda esperienza di ascolto (trovate la prima a questo link https://www.giovannastrano.it/2021/06/03/nicolo-paganini-e-david-garrett-verso-la-perfezione-della-musica/).

Per una comprensione totale del brano vi invito a seguire le istruzioni, in modo da abbinare esattamente la musica alle parole e viaggiare insieme a me alla scoperta della magia più totale.

Cliccate sul video sotto, dove David Garrett suona il Trillo del diavolo. Fate partire la musica e cominciate a leggere il brano riportato sotto.

Brano tratto dal romanzo “Il diavolo sulla quarta corda” Soncini editore:

Sul finale Paganini introdusse l’ultimo brano:

«Gentilissimi signore e signori, mi appresto a concludere questa bellissima serata insieme a voi con un brano dalla difficoltà inaudita. Spero di non deludervi, come invece è successo al suo compositore che, feritosi durante un incontro di scherma, non fu più capace di eseguirlo».

Questa informazione suscitò nel pubblico un fragore crescente, e si udì un brusio attraversare l’uditorio.

Paganini scelse di fare accompagnare l’esecuzione solo dal pianoforte, con lo scopo di rendere l’atmosfera più suggestiva, lasciando che il violino parlasse alla gente con la sua unica voce.

Partendo da un brano lento, un Larghetto romantico e malinconico, la composizione passò improvvisamente all’Allegro di soprannaturale bellezza, connotato da un taglio rapido al violino, spietato, pulsante. L’abbellimento, ricavato tra due corde, in rapida alternanza, perse la funzione decorativa ed espressiva per fungere da pungolo all’attenzione degli uditori, che apparirono ammaliati.

Le dita della mano sinistra del musicista premettero lungamente sulle corde, mentre lo spirito tormentato dello strumento fuoriusciva dalla cassa armonica con un grido proveniente dagli inferi, senza pace.

Il violinista maledetto continuava a produrre suoni, con l’intento di dimostrare tutta la propria sovrumana abilità e di sbaragliare gli ascoltatori, mentre bagliori e ombre si sovrapposero alla sua figura slanciata e incombente.

Il pubblico fu preso da un’incontenibile sorpresa, l’estasi e il piacere si alternarono in un gioco travolgente e inarrestabile.

Per molti minuti le anime presenti viaggiarono nelle profondità di un’armonia sconosciuta e tutti entrarono nel corpo del musicista, pigiando le mani sulle corde, vibrando insieme alla cassa armonica del piccolo strumento, immenso per la forza che sprigionò in pochi istanti.

Lo stridio finale colpì sdegnosamente gli animi, lasciando un’impronta di dolore, mista all’esaltazione del viaggio onirico verso mondi sconosciuti, e abissi inesplorati.

Nello sprazzo di silenzio, che seguì immediatamente l’ultima nota, ognuno si chiese cosa fosse successo realmente.

Senza capacità di risposta.

Gli applausi si protrassero lungamente, la gente si alzò osannando il musicista. Anche nella loggia centrale si vide un certo movimento. A un tratto un messo salì sul palco e consegnò un biglietto al maestro.

Paganini lesse. La sua espressione divenne inquieta, mentre intorno il pubblico chiedeva, animatamente, il bis.

Il principe Carlo Felice di Savoia aveva scritto di suo pugno.

Chiedeva al maestro di poter ripetere l’ultimo brano, che molto lo aveva colpito nell’intimo.

Ripetere? Ripetere cosa.

Il musicista era confuso. Non sapeva cosa avesse suonato.

Cerco di concentrarsi. Ricordò di avere eseguito il Trillo del Diavolo.

Ma come? Con quale enfasi?

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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