Giovanna Strano
C’è stato un tempo, qualche anno fa, in cui la Mazzarrona è stata al centro di una fervente attività educativa e culturale, promosse dalla scuola che si poneva come luogo aperto il territorio, officina di crescita, di socializzazione positiva, di rispetto delle regole comuni.
Sembra una favola, ma non lo è.
È stata una realtà che ho vissuto in prima persona quale dirigente scolastico dell’Istituto De Amicis.
Moltissimi progetti hanno visto protagonisti genitori, ragazzi, anziani.
Tra tutti spicca un evento che ha visto la partecipazione di artisti, scrittori e musicisti della città, che hanno dato il loro libero contributo in onore al giudice Rosario Livatino.
L’intitolazione dell’Aula Magna del V Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Siracusa al giudice Rosario Livatino, avvenuta il 1° Marzo 2008 alla presenza delle più alte cariche istituzionali della provincia e di alcuni parenti del giudice, si è posto in continuità con i percorsi di Educazione alla Legalità, alla Convivenza Civile, alla Cittadinanza Attiva quali elementi determinanti del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituzione.
La scuola ha promosso l’iniziativa di donazione di opere sulla Legalità per la creazione di una collezione-museo dedicata al giovane e coraggioso giudice, con il coinvolgimento quindi del territorio alle attività scolastiche, per suggellare l’impegno formativo verso i giovani svolto in sintonia, in collaborazione e con il concorso di tutte le agenzie formative del contesto esterno.
Gli ideali che gli educatori si ponevano, sicuramente condivisi da Rosario Livatino, miravano a mantenere viva negli studenti la cultura della legalità, del rispetto reciproco, della non violenza, del dialogo, tutti valori di cui il giudice ha dato testimonianza e che ha perseguito con la sua attività fino al sacrificio della sua giovane vita.
Di seguito un repertorio di fotografie e video dell’evento realizzato che resterà indelebile nella memoria degli abitanti della zona e di tutti i presenti.
Riusciremo ancora a fare della Mazzarrona un quartiere vivibile dove porre dei semi di crescita e rigenerazione?
Io ci credo ancora fermamente.
