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Rosalia Tobia non era bella, un po’ robusta, ha lasciato Roma nel 1887 per trasferirsi a Parigi, dove per anni aveva posato come modella per Bouguereau, Cabarnel ed altri pittori, posando nuda.
Diventa modella anche di altri artisti, quali Carolus-Duran e Whistler, dal quale pare abbia un figlio.
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Ha un debole per Modì, gli faceva da mammina, accudendolo nei momenti in cui era ubriaco, o senza soldi da non poter permettersi un piatto caldo.
Dal 1909 Rosalie apre a Montparnasse, al numero 3 de la rue Campagne-Première, una trattoria italiana.
La cucina è in gran parte italiana e la clientela a pranzo è rappresentata essenzialmente dai muratori attivi nelle numerose costruzioni dei paraggi.
Qui Amedeo è di famiglia, va a bere e mangiare spesso a credito, o pagando con i suoi disegni.
Rosalia è abituata alle numerose donne che lo accompagnano, tra le quali le più assidue sono Beatrice, Lunia e infine, per gli ultimi anni della sua vita, principalmente Jeanne.
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«Scusate signori, lui è il mio dio. Non capita tutti i giorni di vedere un italiano a Parigi, poi così bello!» da “Parlami in silenzio Modì”
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