Nel 1917 avviene un incontro decisivo per il percorso di affermazione di Amedeo Modigliani. Léopold Zborowski diventa il suo nuovo mercante. I due saranno presto amici e Modigliani lo chiamerà spesso col diminutivo di Zbo.

Zborowski è un giovane poeta polacco, giunto a Parigi nel 1910 per studiare presso l’Ecole du Louvre. Ma presto scoppia la guerra e resta senza risorse. Per vivere commercia in libri e quadri abitando in rue Joseph Bara. Dotato di grande intraprendenza e di una buona preparazione, riesce a farsi strada nel mercato dell’arte comperando e rivendendo libri manoscritti di cui si sconosce il valore. Segue vari artisti come Utrillo e Kisling. Quest’ultimo lo presenta a Modigliani, ed è amore a prima vista.

Zbo dirà: “Ho incontrato un pittore due volte più bravo di Picasso”.

Zbo è una persona sensibile, e tutti conoscono i suoi versi:

“E ora silenzio

E improvvisamente con il calare della bruma

La fisarmonica parla d’amore alle sguattere delle cucine e agli spazzini delle strade.”

Zborowski ama giocare d’azzardo, ma in seguito sarebbe diventato ricco grazie alle opere di Modigliani e avrebbe vissuto come un principe, con pellicce e chauffeur.

Modigliani ripone in lui molta fiducia, lo vede generoso e sicuro, difatti il suo mercante d’arte sarebbe stato disposto a privarsi persino del tabacco, pur di acquistargli il materiale da pittura.

Nei ritratti che Modigliani realizza di Zbo, l’amico è riprodotto seduto, con le mani incrociate, in una posa che mostra sicurezza, insieme alla certezza dell’avvenire artistico del suo protetto. Sullo sfondo prevalgono le sfumature blu e grigie, ma su tutto emerge la densità dell’abito e il delicato modellato del volto e delle mani.

Lo sguardo è velato, le pupille sono nascoste. Eppure l’espressione è vibrante, trasmettendoci la sensazione di pensieri, progetti forti e ben definiti.

Zbo insiste perché Modigliani dipinga dei nudi, in quanto è convinto che sia una scelta sensata da un punto di vista economico. Difatti i nudi di Modigliani affascinano per l’abilità con cui sono realizzati, la maestria delle pennellate e la bellezza delle linee semplificate.

In essi la forma femminile è idealizzata, quale concretizzazione del desiderio soddisfatto, dell’accettazione generosa e naturale di quel dolce frutto che è il corpo umano.

Si tratta di opere semplici, voluttuose e ardenti che rivelano l’essenza della pittura di Modì.

Nello stesso tempo i suoi nudi si riallacciano al classicismo, quale prosecuzione della grande tradizione della pittura europea, in quanto costituiscono la celebrazione della bellezza e della perfezione, incarnazione della naturalità, senza alcuna volgarità.

Bano tratto dal romanzo “Parlami in silenzio Modì”:

La ragazza intese ogni cosa, si capiva che fosse una modella già istruita. Cominciò a spogliarsi innanzi a noi con disinvoltura, riponendo gli abiti, ordinatamente, sulla poltrona.

Vedendola nuda, non potei trattenere un leggero sorriso, rivolgendo uno sguardo ammiccante a Zbo.

«Credi proprio che sia adatta?» mi rivolsi a lui sogghignando.

«Si» Zbo continuava a osservarla nei particolari del corpo sinuoso «credo proprio di sì.»

Entrambi non riuscivamo a staccarle gli occhi di dosso.

Informazioni sull'autore

Dirigente Scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, attualmente dirige un istituto di istruzione secondaria superiore a elevata complessità organizzativa, con indirizzi artistici, tecnici e professionali. Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti, con largo consenso in ambito scolastico.
Per Euroedizioni ha pubblicato testi per la formazione dei dirigenti scolastici e collabora con i periodici “Dirigere la scuola” “Amministrare la scuola” “Fare l’insegnante”.
Scrive in riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino e Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020-2021.
Nell’ambito delle scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere che hanno riscosso consensi e riconoscimenti. Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore. Nel 2021 ha pubblicato del romanzo storico “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore, il romanzo “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore, il romanzo "I fantasmi di Dioniso - Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa" Morellini Editore. Ultima pubblicazione "Ho ucciso Andy Warhol" Soncini editore.

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